Bitonto è una città di circa 60.000 abitanti a Nord di Bari. È conosciuta come città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e la produzione olearia, rinomata già nel XIII secolo e perfezionata nel corso del XX secolo, che costituisce ancora  oggi la più importante risorsa economica della città.
Il 26 maggio 1734 la città fu teatro della storica battaglia, combattuta tra gli austriaci e i Borbone, che portò alla nascita del regno di Napoli come Stato indipendente.

Il centro storico, divenuto ormai polo culturale di forte attrazione turistica, fra le altre bellezze presenta numerose chiese, tra le quali la Cattedrale in stile romanico, e pregevoli esempi di architettura  rinascimentale, come i palazzi Sylos-Vulpano e Sylos-Calò.

Il centro storico è anche sede di numerosi contenitori culturali che ospitano durante tutto l’anno mostre, concerti, festival, spettacoli teatrali come il Teatro Comunale “Tommaso Traetta”, dedicato al musicista bitontino, sede principale del Traetta Opera Festival.

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Teatro Comunale “Tommaso Traetta”

Situato ai margini del centro storico cittadino, il teatro comunale, intitolato all’omonimo musicista bitontino, fu inaugurato nel 1838 con la messa in scena dell’opera “Parisina” di Gaetano Donizetti. Si trattava del primo teatro stabile della provincia di Bari.

Fu edificato per volere di ventuno famiglie nobili, che per l’occasione costituirono una società per azioni. Costò 8.500 ducati. Il teatro fu progettato dall’architetto Luigi Castellucci, di scuola napoletana, già noto per la progettazione di altre strutture a Bitonto. La costruzione del teatro fu ispirata al cosiddetto teatro all’italiana, costituito cioè da più ordini di palchi sovrapposti a forma di ferro di cavallo (1 platea e 4 ordini per un totale di circa 250 posti).

Nel 1950, dopo essere stato trasformato in cinema, il teatro fu chiuso. Nel 1972 si ebbe il crollo del soffitto. Nel 1989 la proprietà passò nelle mani del Comune che nel 1998 stanziò i fondi per il restauro. La riapertura del teatro avvenne nel 2005.

 

Cattedrale

La cattedrale di Bitonto, è dedicata a San Valentino ed è stata innalzata nel centro della città tra l’XI e il XII secolo. La costruzione, in stile romanico pugliese su modello della basilica di San Nicola di Bari, è considerata la più completa e matura espressione del romanico pugliese anche per il portale riccamente scolpito e per il rosone, il primo in Puglia con sovrarco sormontato da una sfinge e fiancheggiato da due leoni su colonnine pensili.

Nella cripta è stato rinvenuto un mosaico raffigurante un grifone. La struttura doveva essere preceduta da un portico, come attestano i resti d’imposte d’archi sui piloni della facciata, ma in realtà non fu mai costruito.

L’esistenza della diocesi di Bitonto, secondo le fonti scritte, risale al 1089, quando era guidata dal vescovo Arnolfo, ed è perdurata sino al 1986, quando è stata unita all’arcidiocesi di Bari.

È sede della parrocchia di Santa Maria Assunta.